Dare nuova vita ad oggetti vecchi, ma con un grande valore affettivo è per me un’enorme soddisfazione. Così ho fatto rinascere delle panchette dello zio falegname.
Per lui non era solo un mestiere, ma anche una passione. Nella sua lunga carriera lavorativa ha costruito tantissime cose, buona parte dei mobili di casa sua e una grande varietà di oggetti come cornici, portatelefoni, attaccapanni, giocattoli a forma di animaletti e delle panchette.
Ho utilizzato per tanti anni una panchetta che mi aveva regalato. Come tutte le cose, a lungo andare si è rovinata e usurata perdendo anche in stabilità. Ovviamente non l’ho buttata ed essendo affezionata all’oggetto e già appassionata di riciclo, mi sono messa in testa di dargli una nuova vita.
Lo sgabello è rimasto abbandonato sul mio balcone per diversi mesi, forse anni, ma a vista perché dandogli un’occhiata ogni tanto, mi sarebbe, prima o poi, venuto in mente qualcosa da “fargli fare” di nuovo.
Finalmente è arrivata l’idea di una rinnovata funzione.
Per prima cosa ho carteggiato tutta la panchetta con la levigatrice orbitale fino a farla tornare allo stato grezzo, poi ho stuccato dei fori e l’ho tagliata a metà nel senso della lunghezza. Ho dipinto entrambi i pezzi di bianco usando il colore acrilico; una volta asciutto ho verniciato tutto con il flatting per proteggerlo e renderlo un po’ lucido.
Alla fine l’ho decorato semplicemente incollando delle strisce di carta da regalo con delle grosse margherite che mi piacevano molto, ottenendo due utili portariviste. Una metà l’ho fissata direttamente alla parete con viti e tasselli e l’altra è stata incollata a lato di una mensola, sempre in legno, e posizionata in senso verticale per avere due portariviste in due luoghi diversi della casa e meritarmi a più riprese attimi di relax.