Se non avete ancora deciso se trascorrere le tanto agognate ferie al mare o in montagna, vi faccio una proposta alternativa: un tour in automobile per il nord Europa, da fare con bambini al seguito. Si avete letto bene, si può fare anche con i propri figli: una cara amica lo ha fatto proprio l’estate scorsa insieme a marito e bimbo di 7 anni. Così ho deciso di raccontarvi il loro viaggio.
Partenza da Torino i primi di agosto, senza aver prenotato nulla, né un bed&breakfast, né un campeggio, né una visita guidata e senza sapere cosa si sarebbe trovato. L’obbiettivo era raggiungere Capo Nord in auto in quanto è il punto più lontano, ma ancora fattibile dell’Europa.
Mamma, papà e bimbo sono partiti alla scoperta del Nord Europa attraverso la Svizzera, dove ha avuto luogo la prima brevissima sosta che merita di essere ricordata perché è avvenuta in un autogrill dedicato ad Heidi. D’altronde quando ci si trova sulle sue montagne, si spera che le caprette facciano veramente “ciao”.
Arrivati a Dettelbach, nelle vicinanze di Wuerzburg (Germania), hanno visto la classica cittadina tedesca dove tutto è ordinato e pulito.
La tappa successiva doveva essere Billund (Danimarca) per poter giocare e divertirsi a Legoland. Lì, trovato un alberghetto in un paesino vicinissimo alla città, hanno fatto provare una gioia incredibile al loro settenne. Il piccolo ha girato in un vero e proprio villaggio danese a misura di bambino e ha provato l’allenamento ninja e giostre di ogni genere.
Una volta ripartiti hanno sostato a Malmo (Svezia) perchè sono stati colpiti dal suo bellissimo centro storico.
Quindi si sono diretti alla volta della Norvegia, dove hanno campeggiato nei pressi di Bergen, la città dei pescatori. In particolare hanno visitato il quartiere Bryggen che con le sue scoscese casette in legno colorato è stato giustamente, anche a detta loro, fatto rientrare nel patrimonio dell’Unesco.
Il paesaggio norvegese li ha ammaliati per i suoi colori, per la sua alternanza tra mare e montagne e per la sua capacità di cambiare tanto repentinamente quanto il passaggio di una renna.
Questa parte di Nord Europa è stata percorsa fino al raggiungimento della meta, Capo Nord. La Norvegia li ha rapiti. così si sono fermati per vedere Trondheim, Mo I Rana. Poi si sono imbarcati per le Isole Lofoten, dove nella località A, in un ostello, hanno rivissuto la vita da studenti insieme a dei ragazzi tedeschi.
Come era prevedibile, hanno trovato la neve attraversando il Circolo Polare Artico. Narvik e Honnisvag sono per loro indimenticabili, del resto la luce del sole a tarda sera è uno spettacolo naturale difficile da dimenticare.
A quel punto è cominciata la discesa verso sud sul lato finlandese. Non si potevano non fermare a Rovaniemi, dove, come vi ho già raccontato, c’è il villaggio di Babbo Natale.
Helsinki ha meritato di essere visitata con un pochino di calma e non li ha delusi, anche se preferiscono il paesaggio norvegese rispetto a quello della Finlandia.
Le tappe in Estonia, Lettonia e Lituania sono state una piacevole sorpresa, mentre durante tutto il racconto del loro viaggio hanno sorvolato sulla Polonia e la Repubblica Ceca.
Una volta raggiunta l’Austria, casa diventava sempre più vicina e la vacanza volgeva al termine.
Il rientro in Italia è avvenuto 18 giorni dopo portandosi nel cuore un’esperienza pazzesca fatta apposta per scoprire il paesaggio europeo nel bene e nel male. Hanno goduto dell’ambiente delle città meno note del Nord Europa con tutte le rigidità che le persone e il clima potevano presentare. Hanno assaporato cibi locali, ai quali noi non siamo abituati, ma tra un’aringa e una pasta fatta da sé in campeggio è stato davvero possibile portare a casa nuovi ed emozionanti ricordi.
Se siete ancora perplesse su un viaggio a tappe in automobile per paesi talvolta ostili, sappiate che il bambino della mia amica è tornato stanco (ha percorso 10.000 km), ma felice. Il piccolo si è divertito così tanto che ripartirebbe domani per Capo Nord – parole sue – lo giuro!