Ci sono storie che devono essere raccontate, e quella di cui vorrei parlarvi oggi, è la storia dello splendido viaggio di una giovane coppia. Giulia e Alessio sono due cari amici che nel 2016, a soli 24 anni, sono diventati i genitori della splendida Emma, e che con tanto coraggio e allegria, hanno costruito un’armoniosa famiglia. L’estate scorsa, Giulia e Alessio hanno deciso di realizzare un piccolo sogno nel cassetto: il Cammino di Santiago de Compostela! Sì, ma come fare, con la piccola Emma, all’epoca si solo 1 anno? Nessuna paura: i giovani genitori si sono caricati i loro zaini in spalla e sono partiti con la loro bambina alla volta della meta più ambita dai pellegrini di tutto il mondo.
Ho avuto la fortuna di ascoltare il loro racconto, e vale la pena condividerlo.
Il Cammino di Santiago de Compostela, in Spagna, è conosciuto come un percorso per veri temerari, non una vacanza, bensì il raggiungimento di una catarsi dello spirito attraverso la fatica e lunghi tragitti da percorrere a piedi. Nonostante ciò Giulia e Alessio con la loro piccola Emma al seguito hanno percorso ben 250 chilometri in 10 giorni, tenendo una media di circa 20/25 chilometri al giorno. Sono partiti da Ponferrada nella provincia di León e dopo circa 10 tappe hanno potuto tagliare il traguardo della meta finale: Santiago de Compostela!
Sicuramente a rendere più movimentato il tutto c’era la piccola Emma con i suoi occhi blu e tanta voglia di scoprire il mondo. Per soddisfare le esigenze della bambina i giovani genitori si sono muniti di un passeggino da trekking a tre ruote, adatto per le strade sterrate, grazie al quale Emma ha potuto viaggiare in tutta comodità. Durante tutto il viaggio mamma e papà hanno dovuto senza dubbio assecondare le esigenze della piccola, ma tutto è stato reso più facile dalla fase di allattamento che Emma stava ancora attraversando (cosa che ha permesso a Giulia di integrare l’alimentazione della bambina in qualunque istante) e dalla capacità del Cammino di fornire ai pellegrini tutto ciò di cui hanno bisogno. I ragazzi potevano, infatti, essere sempre forniti d’acqua grazie alle numerose fontane poste lungo il Cammino e pare, inoltre, che a volte i pellegrini per alleggerirsi lo zaino lascino qualcosa lungo la strada a disposizione di chi passa dopo di loro. È proprio grazie a questa forma di condivisione spontanea che un pomeriggio la piccola Emma ha potuto fare merenda con un pacchetto di arachidi!
Indubbiamente ci sono stati dei momenti difficili. Durante il Cammino, infatti, i due giovani genitori, hanno scalato l’O Cebreiro, arrivando a 1.330 metri di altitudine. Per superare il dislivello, Alessio e Giulia hanno dovuto trasportare Emma a spalle per circa 3 chilometri, oltre ai loro zaini, e come se non bastasse, durante la traversata la pioggia rischiava di ostacolarli più del dovuto. Nemmeno questo, però, ha fermato la loro voglia di mostrare alla piccola Emma quanto può essere bello il mondo da un’altezza così elevata, e dopo molta fatica, il raggiungimento della vetta è stato per loro una conquista!
La giornata più bella, (mi raccontano con una certa luce negli occhi) è stata, però, quella dell’arrivo a Santiago. Vedendo la cattedrale Alessio e Giulia si sono guardati, si sono presi per mano e sono corsi insieme verso la loro meta finale. Sono stati accolti da grandi applausi e per celebrare al meglio la conclusione del loro Cammino, hanno deciso di battezzare la piccola Emma proprio lì, a Santiago, con un pubblico speciale formato da tutti i pellegrini con cui hanno condiviso questa magnifica esperienza. Un Cammino, il loro, che ha segnato l’inizio della nuova vita che hanno generato e che ha permesso loro di crescere insieme grazie alla condivisione e alla meraviglia dell’incontro.
A tutti coloro che vorrebbero intraprendere la stessa esperienza Giulia ed Alessio vogliono lasciare due preziosi consigli: “Godetevi ogni attimo. Lasciate lo zaino più vuoto possibile e riempitelo con le emozioni del Cammino!”. “Non dovete essere preparati fisicamente, ma mentalmente. Se siete pronti mentalmente, potete percorrere quanti chilometri volete!”.
Zaino in spalla, dunque, e mano ai passeggini: Buon Cammino a tutti, grandi e piccini!