Endometriosi, la malattia che non si vede

Avete mai digitato su Google la parola endometriosi ?  Sapete che è una malattia molto diffusa tra le donne? Sapete che a marzo, ricorre la settimana della consapevolezza dell’endometriosi?

Se cercherete in rete informazioni chiare e recenti, purtroppo rimarrete deluse. Molti siti non sono aggiornati. Persino il sito del Ministero della Salute, illustra di cosa si tratta con una scheda risalente al 12 aprile 2017.

Non ci sono fondi da impiegare nella ricerca su questa patologia.

Nonostante, nel 2016, le associazioni dei malati abbiano ottenuto l’inserimento della patologia nelle tabelle delle percentuali di invalidità delle menomazioni e delle malattie invalidanti, in Parlamento stagna un apposito disegno di legge.

Come se non bastasse, nella settimana dal 7 al 13 marzo in cui ricorre la consapevolezza dell’endometriosi, a Torino – città guidata da un sindaco donna – nulla è stato organizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica e veicolare una corretta informazione. Nulla è previsto per tutto il mese.

 

Cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una malattia femminile causata dall’accumulo di cellule endometriali fuori dall’utero.

Si tratta di un’anomalia grave perché queste cellule dovrebbero stare solo all’interno dell’utero. Di conseguenza, essa provoca forti dolori durante il ciclo mestruale oppure nel periodo premestruale o nell’ovulazione, dolori durante i rapporti sessuali e dolori pelvici che possono divenire cronici, a cui si aggiunge una stanchezza fisica costante.

Essa ha un’origine sconosciuta. È difficile da diagnosticare e non ha cura. È dunque, una malattia subdola e invisibile.

 

Assistenza alle donne

Le donne che soffrono di endometriosi sono generalmente prive di tutele sul luogo di lavoro. Infatti, solo chi è affetto dalla malattia agli stadi clinici più avanzati, può conseguire il riconoscimento di una percentuale di invalidità.

Inoltre, solo chi ne soffre in modo grave o molto grave usufruisce dell’esenzione per alcune prestazioni sanitarie specialistiche di controllo. Purtroppo, però, la spesa per l’acquisto dei farmaci che consentono di controllare il dolore, come analgesici e trattamenti ormonali, resta interamente a carico delle pazienti.

 

Il disegno di legge

Così il 23 ottobre 2018, è stato presentato il disegno di legge n. 888 di prevenzione e di tutela relativo all’endometriosi. I punti salienti sono:

  • 25 milioni di euro all’anno da stanziare per la ricerca, affinché si indaghi sulle cause, si facilitino le diagnosi e si approfondiscano le cure;
  • Un corso di aggiornamento all’anno obbligatorio per tutti i ginecologi;
  • L’istituzione di registri regionali per la raccolta e l’analisi di dati clinici;
  • L’incremento dei periodi di assenza dal lavoro del 30% in caso di endometriosi. Quando invece, la donna si sottopone ai trattamenti d’infertilità causata da questa malattia, le astensioni dovrebbero aumentare del 50%;
  • L’individuazione della giornata dell’endometriosi: il 9 marzo.

L’obiettivo è rendere un pochino più agevole la quotidianità delle donne che sono costrette a convivere con qualcosa che incide su tutte le normali attività di una persona.

Del disegno di legge 888 non è neppure iniziato l’esame.

 

Tempo di chiudere il silenzio

Sull’endometriosi è tempo di chiudere il silenzio! È questo lo scopo della Marcia Mondiale contro l’Endometriosi. L’evento è co-organizzato dalla Endomarch Team Italy, si terrà a Roma il prossimo 30 marzo 2019 e contemporaneamente in 55 capitali del mondo. Per le vie del centro cittadino si snoderà una camminata pacifica di donne affette da questo male invisibile, indimenticabile e incurabile.

Occorre informare correttamente sull’endometriosi non solo le donne che potrebbero soffrine, bensì coloro con cui condividono la vita quotidiana sia affettiva che lavorativa. Spesso l’ostacolo più grande che incontrano è non essere credute.

È necessario non isolare le persone malate. È importante formare i familiari su come aiutare concretamente e inequivocabilmente chi ne è affetto.

Diamo voce ai 3.000.000 di donne che soffrono di endometriosi.

 

Fonte dell’immagine: Repubblica.it

 

 

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

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