Qualche tempo fa ho incontrato Alessia Cerchia, Avvocato del Foro di Torino e Mediatrice di Resolutia, per affrontare il tema della relazione tra le persone e per parlare del suo Progetto SMS Mediazione e Aikido.
L’Avv. Cerchia pratica aikido da quando aveva 10 anni. Esercita la professione forense dal 2008 e si occupa di mediazione dall’introduzione della stessa nel nostro paese. Insieme alla collega Nicoletta Casale e all’istruttore di Discipline Orientali Nino Dellisanti, ha ideato e diffuso nelle scuole il progetto di mediazione e aikido per mostrare ai ragazzi in quanti modi differenti si può lavorare sulla relazione tra le persone al fine di crescere e migliorarsi come esseri umani.
“La mediazione è un metodo alternativo al processo giudiziario per risolvere una controversia tra due o più parti e gestire la relazione tra queste. L’aikido è un’arte marziale orientata alla difesa e non competitiva che insegna la disciplina, la coordinazione psicomotoria, il controllo muscolare e la gestione dell’aggressività. Entrambe si occupano della relazione tra due persone in conflitto. Dopo un torto subito o causato e da una caduta provocata o subita si può sempre scegliere cosa fare. La mediazione sta al processo come la guerra sta all’aikido” – afferma Alessia Cerchia.
La mediazione tra pari e l’aikido, nelle scuole, intende creare un sistema innovativo di gestione positiva dei conflitti tra gli studenti.
I numeri del progetto
Dal 2012 ad oggi i mediatori Cerchia, Casale e l’istruttore Dellisanti hanno formato oltre 500 studenti, dalla IV elementare alle superiori. Si sono recati in molte scuole della provincia di Torino e non, per esempio ad Orbassano e Rivalta, ma anche nel vicentino e in Lombardia. Hanno lavorato con oltre 250 insegnanti.
Hanno sempre proposto la stessa formula vincente: da 5 a 7 lezioni alternate di mediazione e aikido. Hanno sempre avuto chiaro l’obiettivo: far dialogare i ragazzi, aiutarli a tirare fuori anche le emozioni negative provate nei confronti di taluni compagni, aiutarli a comprendere le ragioni di certi comportamenti e cucire, tutti insieme, i frammenti della relazione, mediando gli uni tra gli altri.
Come si svolge il Progetto di Mediazione e Aikido nelle scuole
Il loro progetto si attua attraverso il circle time in cui far emergere i rapporti e cosa colpisce di più i ragazzi. Poi attraverso vari giochi tra cui i role play vengono alla luce le varie dinamiche di classe. Quando queste sono particolarmente complesse e delicate viene coinvolta anche la psicologa dell’istituto scolastico.
Le interazioni tra i componenti del gruppo emerse durante i giochi vengono trasferite in palestra per praticare aikido, dove si insegna a gestire l’istinto di attaccare o fuggire.
Poi si ritorna nell’ambito della mediazione per comunicare reciprocamente cosa non piace, cosa ferisce i sentimenti e trovare insieme un modo per prendersi cura di tutti i rapporti esistenti all’interno della classe.
In questa fase è importante imparare a mettersi nei panni gli uni degli altri per comprendere che anche da un conflitto si può uscire vincenti.
E ancor più interessante è poter uscire dal conflitto tutti vincenti!
Duranti gli incontri di mediazione sono sempre presenti contemporaneamente le mediatrici Alessia Cerchia e Nicoletta Casale, mentre a quelli di pratica dell’aikido c’è sempre l’istruttore Dellisanti, coadiuvato da una delle due.
Tutti e tre hanno lavorato talmente bene insieme agli studenti che presso l’ITIS Avogadro è in corso il consolidamento del primo gruppo di Mediatori tra Pari, seguito dalla Prof.ssa Donatella Panaro.
“Di questo gruppo sono davvero orgogliosa”- dice l’Avv. Cerchia in conclusione della nostra bella chiacchierata.
Ringraziamo il PH.This is Life Center, Torino per le foto di copertina e interna