“Abbiamo deciso che è ora di ripartire e affrontare a testa alta il periodo difficile che stiamo vivendo.” – così la titolare dei Cuochivolanti, Roberta Cavallo, annuncia che dall’11 maggio sarà disponibile il servizio che ha dato vita all’azienda di catering: la consegna a domicilio.
Come è successo a tanti imprenditori della ristorazione, anche i Cuochivolanti hanno dovuto sospendere l’attività. Era necessario adeguarsi alle nuove normative e trovare alternative per continuare a lavorare. Negli ultimi due anni, l’azienda aveva fatto soprattutto catering per eventi aziendali e privati, che appena iniziata l’emergenza Coronavirus sono stati cancellati. “Sembrava un incubo: a fine febbraio cancellavano già gli eventi di maggio e giugno” – ricorda Roberta.
Le settimane passavano e, man mano che l’emergenza cresceva, i tempi di ripresa si allungavano sempre di più. “Vedendo che la riapertura era ancora impossibile da prevedere, abbiamo iniziato a pensare ad un piano B”, dice la titolare. “Non potevamo sederci alla finestra e aspettare.”
La migliore soluzione sembrava quella di riattivare la consegna a domicilio.
“Dal 2015 al 2018 abbiamo gestito un menù settimanale per le aziende, con una scelta di piatti pensati per la pausa pranzo, che ha avuto molto successo. Abbiamo rivisto e rimodulato questo servizio per andare incontro alle necessità nate a seguito della pandemia”, racconta Roberta. “Inoltre, abbiamo finalmente dato vita a due nuovi servizi a cui teniamo molto: la Piola dei Cuochi e il Brunch dei Cuochi.”
Roberta, ci racconti come sono nati i Cuochivolanti?
“I Cuochivolanti nascono ufficiosamente nel 2006 e ufficialmente nel 2008 per desiderio mio e di Davide Barbato. Eravamo colleghi e amici, lavoravamo da parecchi anni in una compagnia teatrale, ma avevamo la passione per la cucina e per l’arte dell’accoglienza. Quando si presentò l’occasione di preparare un buffet per l’inaugurazione di un centro ayurvedico, non ci siamo tirati indietro. Abbiamo studiato un menù ayurvedico e invaso la cucina del nostro mentore per tre giornate per riuscire a cucinare tutto.”
E il nome, come l’avete scelto?
“In pochi giorni abbiamo studiato un nome che ci identificasse. Eravamo cuochi, ma anche attori, senza una cucina fissa e con tante idee in testa: Cuochivolanti ci sembrò perfetto per racchiudere tutti questi significati.”
Come si è evoluta l’attività?
“ll percorso dei Cuochivolanti ha avuto tanti passaggi. Dagli inizi in cui fondevamo la cucina con la performance teatrale e andavamo svolazzando di casa in casa ad oggi nella nostra sede di Via Modena. Sono cambiate molte cose nell’arco di questi anni. La parte teatrale si è staccata e ha continuato il proprio percorso. L’attività di catering è cresciuta sia per tipologia di servizi offerta sia per numero di commensali serviti.
La caratteristica che ancora oggi rimane e identifica molto la nostra anima è l’attenzione per i piccoli eventi, quelli che si svolgono nelle case e necessitano di una cura particolare. Spesso siamo andati direttamente dai clienti con tutto il personale, i tavoli, le sedie e gli accessori necessari. Ma ancor più spesso abbiamo accompagnato da dietro le quinte gli eventi, i compleanni, le cene per 2, i battesimi, le festicciole improvvisate con i nostri menù a domicilio.”
Siete stati i primi sul territorio a fare consegna a domicilio?
“Possiamo dire senza false modestie di aver fatto da apripista alle molteplici attività di catering e di cucina a domicilio che sono nate a Torino negli anni successivi.”
La preoccupazione per l’ambiente è una delle vostre caratteristiche?
“Per primi abbiamo puntato sull’impronta ecologica. Abbiamo da subito abbandonato la plastica in favore di materiali biodegradabili che tutelassero l’ambiente, abbiamo utilizzato i corrieri in bicicletta per recapitare i nostri menù. Molto spesso eravamo noi stessi i corrieri, vista la passione per le 2 ruote che ci contraddistingue.”
Nell’attesa che gli eventi possano ripartire, i Cuochivolanti continueranno a volare per la città con le loro consegne.