Sono stati lunghi mesi in cui i bambini (e gli studenti tutti) hanno dovuto rinunciare al contatto concreto con la scuola. Mesi in cui le videolezioni e i materiali di studio online hanno sostituito la vita quotidiana nelle classi con compagni e insegnanti creando oltretutto un anomalo distacco dai libri.
Per questo e altri mille motivi, l’anno scolastico che sta per cominciare sarà più delicato di quelli passati.
Per preparare i più piccoli a questa nuova avventura non c’è niente di meglio che la lettura di un buon libro. Soprattutto se la storia che viene raccontata sprona i giovani lettori al superamento delle proprie incertezze e li spinge verso nuovi incontri.
Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Carlotta Grandotti e Simona Massera, le due giovani autrici di “Cedrino” edito EdiGiò per la collana Le Tartarughe nel 2019. Si tratta di una vera e propria opera d’arte da sfogliare.
È un libro illustrato per bambini dai 5 anni in su, che narra le avventure di Cedrino, un giovane cedro che una volta raccolto e allontanato dal suo albero, si ritrova a vivere nuove esperienze e ad incontrare nuovi amici.
Simona ha dato voce all’avventurosa storia di Cedrino, Carlotta invece, lo ha disegnato con delicatezza e fantasia, dipingendo l’intera vicenda attraverso gli occhi del giovane frutto.
Il risultato è racchiuso in 54 coloratissime pagine tutte da leggere e ammirare.
L’ambientazione della storia è davvero particolare. Dopo essere stato staccato dalla sua pianta, e allontanato dalla sua famiglia, Cedrino approda nella cucina di un cattivissimo chef. Proprio qui avverrà l’incontro con quelli che diventeranno i suoi amici più fidati.
Carlotta, Simona, com’è nata la collaborazione tra voi?
«Ci siamo conosciute tramite un’amica in comune che ha fatto da legante per la nascita di questo libro e siamo entrate subito in sintonia.
L’incontro tra noi è stato un “incontro del destino” caratterizzato da un’intesa immediata e la nostra collaborazione è proseguita con armonia, scambiandoci continuamente idee e punti di vista.»
Carlotta ci confida che dal primo momento in cui ha letto lo script di Cedrino si è subito affezionata al personaggio e alla sua rocambolesca storia, avendo già bene in mente come rappresentare le scene che stava ascoltando.
Alle illustrazioni è stato dedicato moltissimo tempo. La giovane illustratrice ha, infatti, studiato i diversi aspetti dei personaggi in base ai caratteri descritti da Simona, che le ha dato carta bianca sulla modalità di rappresentazione dei protagonisti e dell’atmosfera all’interno della quale collocarli.
Il viaggio di Cedrino e il suo arrivo nella cucina del temibile Chef, cosa rappresentano?
«Cedrino è un racconto di formazione, dove il protagonista ricerca la sua identità e unicità allontanandosi dalla famiglia, ma senza dimenticare chi è e da dove viene.
Il libro racconta di un viaggio di crescita personale e scoperta del mondo.
Il timore di trovarsi da solo viene presto sostituito dalla curiosità verso ciò che non conosce, dalla fiducia che nasce da nuovi rapporti di amicizia che Cedrino instaura con un polpo pirata, Talassak III, e una graziosa astice di nome Matilde. Il mondo però, è popolato anche da chi minaccia la libertà altrui.
Allora siccome nessuno si salva da solo, Cedrino si allea con il polpo e l’astice per riuscire a sconfigge il temibile Chef che li vuole cucinare!»
Qual è il messaggio che Cedrino intende lasciare ai bambini di oggi, soprattutto in un momento delicato come questo?
«Cedrino rappresenta la diversità di chi all’interno della propria famiglia ha gusti, desideri, speranze che sono diversi da quelli degli altri membri. E, pur amando molto la sua famiglia, ha bisogno di misurarsi con sé stesso, capire chi è veramente e qual è il suo posto nel mondo. È questa la sua più grande sfida!»
Una sfida, certo, ma per alcuni aspetti un passaggio obbligato nel percorso di ogni giovane studente che sta per approcciarsi al mondo della scuola.
Un messaggio profondo che, colto tra le pagine illustrate del libro, può sicuramente trasmettere sicurezza e allegria anche ai più piccoli.