Come sarebbe il mondo senza America? Il 12 ottobre si festeggia il Columbus Day e si ricorda Cristoforo Colombo, l’italiano, il genovese che nel 1492 scoprì un nuovo continente. Scoperta che incontrò un nuovo modo di vivere e punto di vista, nuove usanze e tradizioni.
Festeggiato per la prima volta da concittadini italiani nel 1869, è una festa che ha molte contraddizioni. Da un lato c’è chi la ritiene una scoperta, positiva, che arricchisce e chi la ricorda come una conquista, avvenuta con violenza, verso un popolo “invaso” da un’altra cultura e costretto a sottostare a regole non proprie.
Senza America non avremmo…
Fatto sta che senza America saremmo diversi. A partire dalla cucina, che sarebbe orfana ad esempio di pomodori, mais, fagioli, patate e peperoni. Una vita senza pasta al pomodoro? Ci pensate? E se riuscite a farne a meno, pensate ad un’esistenza senza cacao! Il discorso diventa più serio eh!
L’America sovrasta, può essere invadente e megalomane, ma come ogni novità è servito del tempo per apprezzarla e conoscerla… e forse anche per detestarla? C’è chi la ama, chi la odia e chi ne ha paura. Gli antiamericani hanno sempre terreno fertile, ma è giusto che i punti di vista siano comunque differenti, servono per crescere.
Sicuramente non sarebbe rimasta una terra inesplorata per molto tempo, perché la teoria della “Terra a palla” avrebbe portato ad un sistema per esplorarla. Il coraggio e la passione per le scoperte di Cristoforo Colombo sono stati più forti di tutte le teorie.
Alla fine dell’Ottocento un terzo degli emigranti italiani si diresse in America, alla ricerca di un “Nuovo Mondo”. Si trasferirono famiglie intere, con la speranza e la fiducia di poter rinascere e vivere in condizioni migliori. I parenti americani sono rimasti lì, sono quelli da “andare a trovare prima o poi”, quelli che vengono a trovarci in Italia e piangono malinconici la nostalgia della nostra terra, ma che in America hanno trovato fortuna.
Se non avessimo scoperto l’America
Il primo sbarco sulla Luna, i cartoni animati della Disney, il rock’n roll, il jazz, il mitico Frank Sinatra, la superlativa Aretha Franklin! Come sarebbe cambiata la storia, l’economia, la geopolitica e tutto il resto senza America?
A Mary Anderson, allevatrice statunitense, è attribuita l’invenzione del primo tergicristalli manuale. Ruth Handler, imprenditrice statunitense, fu l’ideatrice della famosa bambola Barbie (il cui nome nasce dal diminutivo di sua figlia Barbara).
Bette Nesmith Graham formulò per prima la composizione del bianchetto, per cancellare gli errori. Josephine Cochrane inventò la prima lavastoviglie meccanica (grazie Mrs Cochrane!). L’elenco è lungo.
Di alcune cose comunque avremmo potuto farne a meno, mentre altre rappresentano importanti traguardi raggiunti che hanno cambiato le nostre abitudini.
La scoperta dell’America ha influenzato il mondo, ha ampliato orizzonti e ci ha sorpreso con una cultura diversa, differente da quella di quel periodo e ancora oggi molto lontana dalla nostra.
Senza la diversità però, non ci sono stimoli, non si va avanti. Focalizzandosi sulla negatività americana si perdono cose positive, che forse oggi ci hanno reso quello che siamo, molto “cool” e un po’ “that’s life”. Della serie “Mamma dammi 100 lire che in America voglio andar”