Babywearing dance per il Sant’Anna

Domenica 12 gennaio 2020 presso il centro commerciale di Piazza Paradiso a Collegno (TO) si è tenuto il flashmob di babywearing dance delle Friends in Wrap per portare alla luce il rischio che il nosocomio ostetrico-ginecologico Sant’Anna sia escluso dal Parco della Salute di Torino.

Negli ultimi mesi, sempre più donne e cittadini sono stati messi a conoscenza di questa ipotesi, grazie alle informazioni diffuse dalle dottoresse Tullia Todros e Augusta Casagrande.

Alessandra Forza, ideatrice del Progetto Babywearing dance e fondatrice dei Laboratori CAM ON Babywearing e Servizi per l’infanzia, ha accolto l’invito a esibirsi.

Noi, di conseguenza, non ci siamo fatte sfuggire l’occasione di conoscerla un po’ meglio e di ammirare la crew di mamme.

 

Alessandra, come mai avete deciso di partecipare alla “protezione” del Sant’Anna?

Perché noi balliamo con e per le mamme. Non prendiamo posizione su scelte politiche, che esulano dal gruppo. Volevamo in questo modo far luce su una situazione di cui si sa davvero poco, sperando che, a prescindere dalle varie idee, prevalga il buon senso e si operi per il bene e la salute delle donne.

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Alessandra Forza, 38 anni, mamma di tre bimbi di 7, 5 e 2 anni, opera da anni nell’ambito dei progetti educativi.

È laureata in Psicologia, collabora con il CISA di Rivoli e l’A.P.R.I. di Torino, occupandosi di progetti educativi sulla disabilità sensoriale (in particolare ipovedenza) e cognitiva, sia a scuola che sul territorio.

Organizza eventi per infanzia e famiglie, laboratori creativi, centri estivi, corsi di danza e attività ludiche per bambini dai 18 ai 36mesi, per donne in gravidanza e mamme che ballano con la fascia portabebè o il supporto ergonomico. Non a caso è in possesso anche dell’attestato di Insegnante di danza con metodo Cuore a Cuore TM e Diploma CSEN. Ha studiato per anni la danza classica, il modern-jazz e breakdance. Sono Consulente Babywearing School Mammole e Peer Counselor Supporter per l’allattamento.

E con il cuore organizza flash mob danzanti e partecipa ad eventi di beneficienza o a concorsi di ballo fuori gara.

Perché hai scelto di praticare la babywearing dance?

Il progetto di babywearing dance nasce principalmente dal mio desiderio di mamma di trovare attività da poter svolgere insieme alla mia terza bimba, nata a settembre 2017. In particolare, da ex ballerina, sognavo di poter tornare a ballare, e di poterlo fare, senza rinunciare a lei.

Così, non trovando riscontro nella mia zona, decido di formarmi, tornare a studiare e creare qualcosa di mio. Ad oggi collaboro con Balletika Formazione Danza, insegnando predanza e propedeutica, nella disciplina classica, e con altre associazioni e scuole sul territorio torinese. Per la Babywearing Dance con le mamme collaboro con la Happy Dance School New Accademy. Infine gestisco a Rivoli il corso da noi denominato “Pulcini Dance 18-36 mesi” (è un mix di momenti di gioco, ballo e creatività da condividere tra il genitore e il proprio bambino).

Quali sono i vantaggi della babywearing dance?

babywearing dance 2.jpgInnanzitutto, è un modo per divulgare la pratica del babywearing ancora poco conosciuta.

Poi ballare è terapeutico. Il “fare gruppo” è di per sé altrettanto terapeutico. Di qui l’idea di corsi di ballo rivolti alle mamme con bimbi in fascia o supporto ergonomico.

In questo modo le neomamme hanno la possibilità di uscire di casa, di combattere attivamente l’isolamento e la depressione post partum. Creano una rete di legami emotivi utili in un momento molto delicato per la vita di una donna.

 

Abbiamo notato che le mamme della crew si sostengono.

L’obiettivo “Supporto” muove Alessandra e il suo team in tutti i servizi e le iniziative per l’infanzia proposte dai Laboratori CAM ON. Date un’occhiata mamme!

Fateci sapere se ci sarete anche voi al prossimo flashmob.

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

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