Quel fazzoletto di Torino compreso tra il Campus Universitario Luigi Einaudi e il cimitero di Corso Novara attrae nuove attività professionali e commerciali. Negli ultimi 15 anni, dopo una bella riqualificazione territoriale, Borgo Rossini ha visto aumentare tutta la propria popolazione. Giovani coppie, molti studenti, diversi liberi professionisti e svariati imprenditori dediti al food&beverage hanno scelto il quartiere per vivere e/o lavorare.
Non sono stati da meno neppure Isabella Poliseno e i suoi soci Marco de Santis e Carlos Michele Poletti che, a partire dalle 18 di venerdì 22 febbraio 2019, inaugureranno il “Ça’ Maìs”, in Via Catania 25. Il tabas bar – ristorante in cui la felicità è di casa.
Isabella, vive in Borgo Rossini da cinque anni ed è tra i fondatori-creatori di questo nuovo locale.
Di cosa si tratta e come è nata l’idea?
Ça’ Maìs è in primo luogo, un posto in cui il protagonista è il cibo, ma abbiamo pensato di renderlo aperto anche ad esposizioni, musica, reading e ad ogni forma di creatività. È quel posto che vorremmo fosse casa per chiunque. Dove sentirsi i benvenuti perché c’è sempre uno spazio fisico e mentale per rilassarsi. Il posto del cuore dove fermarsi dopo il lavoro, sorseggiare un drink ed esser sicuri di far sempre due chiacchiere con un amico, godersi una cena, celebrare un evento con tutta la famiglia o festeggiare un compleanno. Insomma, un luogo in cui trovare un clima disteso, nuove idee, qualcosa per cui essere felici.
Amiamo le persone, quelle aperte al confronto e alle nuove conoscenze, quelle propense a far cadere le barriere e a prendersi un po’ di tempo tra un istante frenetico della vita e l’altro. Speriamo che tante persone abbiano voglia di varcare la nostra porta. Entreranno in un luogo amico, dove condivisione è essere se stessi, dove la creatività si incontra nell’altro, non solo in cucina. Vogliamo rendere speciale il tempo delle persone che sceglieranno di venire da noi e stare con noi.
Quale stile avete scelto?
Abbiamo scelto uno stile un po’ industriale, un po’ vintage, un po’ nordico, un po’ mediterraneo con il bancone piastrellato e le sedie colorate perché esprime quello che siamo. Stili diversi perché siamo 3 persone differenti per idee e competenze che si sono fuse, amalgamate per dare vita a un sogno.
Apprendo dai proprietari che il tapas bar – ristorante sarà aperto all’ora di pranzo. Nel pomeriggio, si potrà fare merenda e ci sarà posto per chi vorrà lavorare al computer, leggere un libro, fare due chiacchiere.
Sbirciando gli interni scopro due nicchie allestite a libreria e il pianoforte. Tutto disponibile per chi ha voglia di leggere o suonare.
A cena, le protagoniste saranno finalmente le tapas. Una ventina di tapas che prendono spunto dalla tradizione gastronomica italiana ed internazionale, rielaborate dallo chef Marco De Santis. Lo chef, aiutato da William Alessi, proporrà anche altri piatti e quattro dolci tutti da scoprire.
Nella seconda parte della serata si potranno assaggiare i drink del barman Edoardo Gaviati.
Il sabato e la domenica, dalle 11 alle 15, ci sarà il brunch. Ci saranno english e vegetarian breakfast, pancake e gallette.
Inoltre, mi raccontano che sono già in programma degli eventi come la presentazione di un libro e degli aperitivi con musicisti jazz.
Allora sorge spontanea la domanda:
Come farete con quegli abitanti che in Borgo Rossini sono più refrattari alla movida?
Il clima che vorremmo che si creasse è proprio quello di convivialità, ci piacerebbe integrarci nella realtà di questo bel quartiere, dove si respira un’aria viva e sana. Mi piacerebbe che i residenti ci conoscessero, passassero, si fermassero anche solo per un caffè, un po’ come si faceva una volta con il negoziante di fiducia. Spero che si crei un clima di reciproco rispetto.
Noi rispetteremo gli abitanti del quartiere e faremo in modo che la nostra clientela faccia lo stesso.
Dialogheremo con tutti e spero che gli altri lo facciano con noi. Confido che il rispetto e il dialogo siano proprio le caratteristiche della nostra clientela.
Con questa bella dichiarazione d’intenti non si può non dare fiducia. In bocca al lupo a Isabella, Marco e Carlos e a tutto lo staff!
Sono sicura che Borgo Rossini ha ancora tanto da dare perché le persone possono fare la differenza.