Come parlare di relazioni affettive dopo i dieci anni? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Marzia Cikada, Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Terapia Sistemico Relazionale e Terapista EMDR, nonchè ideatrice di diversi progetti tra cui “Mi prendo cura”, “Vitamina di Coppia” e “Pollicino era un grande”.
Così potremo affrontare queste dinamiche con le nostre figlie e i nostri figli.
Da una parte con una semplice e onesta educazione sessuale, dall’altra sostenendo una – più complicata – conoscenza di sé.
Quando divento “grande” (se pensiamo che l’età del primo rapporto sessuale si abbassa, grande è un aggettivo relativo), la prima cosa che ho con me è l’esperienza vissuta.
Se, le persone adulte di riferimento, sono state in grado di dare una base sufficientemente sicura da cui partire, un po’ di informazione e la capacità di mettersi in gioco faranno il resto.
Certo, un pizzico di fortuna non guasta, ma anche se incontrassimo la persona peggiore per noi, sapere di avere qualcuno a casa con cui parlarne, e una buona autostima, scioglierebbero in fretta il legame potenzialmente pericoloso.
È bene, che si diano informazioni, il più possibile semplici e comprensibili, su una grande vastità di temi: dall’adescamento online alla pornografia, dallo sviluppo sessuale del corpo, alla sicurezza e all’importanza del consenso per capire se ci troviamo davanti a un abuso o molestia.
Prima si inizia a parlare di relazioni affettive, meglio è.
Le parole magiche con cui è bene armare chi cresce sono: rispetto, ascolto, buon esempio e, soprattutto, nessuna vergogna. Le relazioni affettive dovrebbero partire da qui!
Rispetto per sé e il proprio corpo
La sessualità è molto di più che avere rapporti sessuali. E’ avere fiducia in quello che siamo, sapere che meritiamo dignità.
Conoscere i nostri bisogni e cosa non è accettabile permette di mantenere alta la guardia rispetto a possibili incontri sbagliati e aiuta a comprendere se, la persona che ci piace, è adatta a noi o no. Avere e sentire rispetto, aumenta la nostra empatia e ci offre la possibilità di associare in maniera più chiara il sesso all’affetto.
Rispetto dovuto anche da parte del mondo adulto, per il sempre maggiore bisogno di privacy di chi cresce e per le emozioni che prova. Non sottovalutiamo la potenza di quello che sente chi si affaccia al mondo delle relazioni affettive.
Ascolto
Insegnare, sin da quando si è piccoli, a capire cosa ci fa sentire a nostro agio e cosa no. Questo vuole dire capire la differenza tra piacere, eccitazione per qualcosa di nuovo che vogliamo provare, e tensione per qualcosa che ci mette a disagio, che non vogliamo. L’ascolto è quanto dovrebbe offrire l’adulto. Ricordare che si è disponibili a rispondere alle domande che arriveranno, costruendo uno spazio in cui è legittimo chiedere e capire.
Ascolto vuole dire fare attenzione a tutti gli spunti lanciati qui e là, per cercare di iniziare chiacchierate e confronti, non importa quanto preparate. L’importante è farsi sentire sempre a favore del dialogo e del comprendere insieme. Se qualcosa ci sfugge, prendiamoci tempo per informarci, si può accettare che un adulto non sappia tutto.
Buon esempio
Fare i conti con le difficoltà che abbiamo avuto al posto loro, cercare di comprenderci e guardare al nostro modo di vivere le relazioni affettive come parte dell’esperienza su cui metteranno le fondamenta le loro relazioni future. Aiutare a crescere, potrebbe essere l’occasione per conoscerci meglio.
Nessuna vergogna
Parlare in maniera semplice e chiara, informandosi se si hanno dubbi, per offrire una presenza senza pregiudizi. Provare vergogna per quello che si prova (o per chi si è) è una terribile esperienza per chiunque, specie quando si fanno le prime esperienze affettive. Accompagnare ragazze e ragazzi a non avere tabù, dimostrandosi con la mente aperta è un regalo importante per la loro sicurezza.
Non diamo mai nulla per scontato, che si tratti di orientamento sessuale o identità di genere o ruolo di genere. Sosteniamo, il loro viaggio verso un futuro adulto, partendo dalla consapevolezza che resteranno persone amate e amabili. Tutto il resto si vedrà insieme.