Disturbo del comportamento alimentare e crowdfunding legati da un educatore.

Vi siete mai chiesti cosa hanno in comune il disturbo del comportamento alimentare e il crowdfunding? Il Centro Libenter. Questa associazione si occupa di obesità e di disturbi alimentari dando sostegno a tutti coloro che vivono il cibo e il corpo come ferite inferte alla propria vita.

Tra i tanti progetti messi in campo, volti ad approfondire la conoscenza di sé, del cibo che mangiamo, del nostro corpo e delle patologie ricollegabili al cibo, uno merita più attenzione degli altri. Un educatore che accompagni chi soffre di un disturbo del comportamento alimentare, nel percorso di riappropriazione della vita.

Il lavoro per combattere il disturbo del comportamento alimentare

L’equipe del Centro Libenter, formata da psicologi, psichiatri, nutrizionisti, educatori e fisioterapisti, ha capito che coloro che soffrono di disordini come obesità, bulimia o anoressia trovano particolare difficoltà proprio nell’affrontare la vita quotidiana. Poiché tutto ruota intorno al cibo, compiere gesti semplici diventa complicato. L’educatore può inserirsi nell’articolato percorso di cura e aiutare a vincere le sfide di tutti i giorni. Può accompagnare a fare la spesa o esami medici oppure può condividere il pasto. Una figura specializzata, disponibile soprattutto quando lo stress emotivo si fa più forte e può far sprofondare la persona affetta dal disturbo – di nuovo – nel baratro della sua malattia, è di grande supporto. Aiuta a non ricascarci!

La sperimentazione dell’inserimento dell’educatore nel percorso di cura ha già sortito effetti positivi. Come potrete vedere guardando la storia di Chiara.

Il crowdfunding per il progetto “Un educatore per chi soffre di disturbo del comportamento alimentare”

Da qui nasce l’idea di raccogliere 76.000 euro per attuare questa iniziativa per 25 persone nell’arco di un anno. Una parte dei fondi è già stata reperita. Per i restanti 13.000 euro è stata lanciata, sul sito produzionidalbasso.com una campagna di crowdfunding. Si tratta di una raccolta di donazioni che possono essere libere oppure a cifra fissa. Versando dai 10 ai 250 euro si possono avere in cambio diversi tipi di ricompensa, dal ringraziamento sul sito all’opera personalizzata dell’artista Lele De Bonis. L’obiettivo non è ancora stato raggiunto e mancano solo 9 giorni alla scadenza della campagna sulla piattaforma di crowdfunding.

Qualunque disturbo del comportamento alimentare fa sentire soli e abbandonati. Per questa ragione i ragazzi e le ragazze che ne soffrono vanno aiutati. Aiutiamo il Centro Libenter a realizzare il progetto “Un educatore per chi soffre di disturbo del comportamento alimentare”.

Per chi vive a Torino, dove l’associazione ha sede, un modo per conoscere qualcosa in più sull’iniziativa, è partecipare alla serata informativa, divulgativa e di confronto che si terrà giovedì 10 maggio alle ore 18.30 presso Format Home, in Corso Stati Uniti 10. Durante l’incontro verranno proposte delle letture sui disordini alimentari e condividendo un aperitivo sarà possibile parlare con i professionisti che lavorano per il centro e far loro qualche domanda. Se vi va scaricate la locandina Libenter

A distanza di un anno cosa è accdaduto?

Da quella serata di maggio è passato oltre un anno. Ora siamo tornate per vedere come è andata la raccolta fondi e cosa è stato possibile attuare con il denaro ricevuto in donazione.

Sui 13.000 euro fissati come obiettivo, sono stati raccolti 9.489 euro, che può definirsi un buon risultato.

Grazie ai soldi incassati, durante questo periodo sono state supportate 15 persone affette da disturbo del comportamento alimentare. Il denaro non si è ancora esaurito e il Centro Libenter sta continuando a lavorare con successo, al progetto “Un educatore per chi soffre di distrubo del comportamento alimentare”.

Crowdfunding Libenter

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

Torna in alto