Oggi, 7 febbraio, ricorre la Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo.
Stando ad una ricerca pubblicata sul sito www.generazioniconnesse.it e condotta dal Safer Internet Centre Italy, il 35% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di cyberbullismo e solo 1 su 2 ne ha parlato con i propri genitori o qualcun altro vicino a sé.
L’indagine riporta anche alcuni dati sul comportamento tenuto dai ragazzi in rete: alla domanda “Hai preso di mira qualcuno online?” L’82% ha dichiarato di cercare di non superare i limiti, ma la percentuale restante è composta da coloro che hanno preso di mira un coetaneo per scherzo (10%), da coloro che dicono sempre la propria opinione (6%), da coloro che bullizzano convinti di non essere scoperti (1%) e infine c’è chi lo fa per ottenere più like (1%).
È dunque evidente che per navigare sul web occorre una vera e propria educazione digitale. È stato proprio questo il messaggio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano, intervenuta ieri mattina all’evento organizzato al Teatro Brancaccio a Roma, in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete. Inoltre ha detto: “Per vigilare correttamente ed efficacemente non si può prescindere dalla conoscenza del mondo digitale, degli strumenti e delle dinamiche specifiche che al suo interno si attivano.”.
In nome della consapevolezza dei pericoli presenti in rete e della necessaria conoscenza dei sistemi digitali usati e utilizzabili, lo scorso 30 gennaio 2018, la Regione Piemonte ha approvato le “Disposizioni in materia di prevenzione e di contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo”. La legge ha ottenuto i voti favorevoli sia di maggioranza che di opposizione, le quali si sono unite per combattere il diffondersi di avvenimenti di bieca prevaricazione e violenza praticate, a volte anche a danno di giovanissimi, sia nella realtà che online.
Il testo prevede un piano triennale di interventi che vanno dalle campagne di sensibilizzazione, approfondimento e informazione sia per minori sia per adulti, alle iniziative culturali, sociali e di altro genere sui temi della legalità, del rispetto reciproco, della diversità, dell’empatia e della gestione dei conflitti. Il tutto attraverso corsi di formazione per insegnanti, educatori e operatori delle ASL per intervenire in via preventiva, programmi di sostegno personalizzati rivolti alle vittime e alle loro famiglie, sportelli di ascolto e percorsi formativi mirati all’illustrazione degli strumenti informatici esistenti e al corretto uso di questi in modo tale da potersi certificare come competenti alla fruizione responsabile del web e dei social network. Per fare tutto questo sono necessari 200.000 euro che dovranno essere trovati già nell’esercizio 2018. Invece, per monitorare il fenomeno è istituito un apposito osservatorio.
Le istituzioni locali hanno imboccato la strada giusta. Stasera, gli assessorati all’innovazione, alle politiche sociali, alla sicurezza e all’istruzione insieme alla Commissione Legalità saranno presenti presso il coworking Toolbox in Via Agostino da Montefeltro 2 a Torino per celebrare la Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo. I cittadini, in particolare i genitori, sono invitati ad un incontro sulle nuove tecnologie e sul rapporto tra le tecnologie e gli adolescenti. La partecipazione è gratuita. Io vi consiglio di partecipare per scoprire le nuove insidie di internet e sapere come aiutare un ragazzo prima che sia troppo tardi visto che sono in aumento i casi di suicidio di vittime di bullismo.