Chi più, chi meno sentiamo tutti il desiderio di stare all’aria aperta e godere delle giornate lunghe, delle temperature piacevoli al mattino e alla sera quando il sole estivo dà tregua anche ai percorsi cittadini. La natura richiama ad orizzonti più ampi e noi torinesi siamo fortunati, circondati da cime di varia quota a portata di pochi chilometri di auto. La bassa Val di Susa ci propone una gita in montagna semplice e gradevole alla portata anche delle gambette dei nostri piccoli, già di 5-6 anni.
Pronti, partenza, via… e gita in montagna sia
Prendiamo l’autostrada del Frejus ed usciamo ad Avigliana Ovest, proseguendo in direzione di Almese-Rubiana e Colle del Lys.
All’inizio dell’abitato di Rubiana, svoltiamo ad un bivio a sinistra con indicazione Celle, una piccola frazione impreziosita dalla chiesa romanica di Santa Maria Assunta (X secolo d.C.).
Accanto alla chiesa troviamo un piccolo parcheggio dove lasciamo comodamente l’auto e proseguiamo a piedi sulla strada asfaltata fino alla borgata successiva, Comba.
Qui, in corrispondenza, a destra, di un lavatoio in pietra – attenzione! l’acqua non è controllata, perciò è meglio arrivare già forniti di acqua fresca e potabile), imbocchiamo un sentiero che si inerpica dritto in mezzo agli alberi. Ne apprezzerete il fresco se vi capiterà di andarci in una giornata di sole! Protetto dai rami frondosi che formano una sorta di tunnel, il sentiero sale ripido verso il bosco. È sempre ben segnato dalle tracce di vernice bianca e rossa del CAI (Club Alpino Italiano) che ci guideranno durante la nostra gita in montagna.
Raggiungiamo presto un pianoro di betulle, dove si trova un quadrivio da cui partono le principali vie di salita alla Rocca Sella, indicate da cartelli in legno con i tempi di percorrenza. Scegliamo il sentiero 575 che si trova sulla sinistra al quadrivio e sale regolare nel bosco fino al Colle Arponetto (1396 m.). Continuando diritto si arriva al Monte Sapei-Civrari, ma noi deviamo sulla destra sul sentiero che percorre la cresta in direzione Rocca Sella.
Un paio di tratti ripidi, poi corre quasi in piano fino a ricongiungersi con il sentiero Tramontana, a breve distanza dalla cima. La Rocca ci sovrasta e la aggiriamo alla base per poi arrampicarci finalmente fino alla Cappella e da lì ammirare uno stupendo panorama sulla valle sottostante.
Non mancate di entrare nella Cappella. Gli ex-voto appesi alle pareti vi apriranno uno spiraglio sulla vita di tante persone che sono passate di lì a lasciare una preghiera, un ricordo, una speranza per una persona cara. L’atmosfera di silenzio, densa di vita e sofferenza, vi commuoverà e forse vi porterà a lasciare un pensiero – o soltanto la firma – sul quaderno che trovate appoggiato sulla mensola.
La nostra gita in montagna non è ancora finita
Per chi ha più dimestichezza con la montagna è anche possibile arrampicarsi fino alla Madonnina sopra la Cappella. Dovrà però, prestare molta attenzione perché non ci sono appigli o corde fisse alle quali tenersi, soprattutto in discesa.
A questo punto possiamo rilassarci sulla balconata della Rocca e goderci il meritato pranzo a sacco. Ah, dimenticavo! Meglio cambiare la maglietta sudata appena in cima ed eventualmente, indossare una felpa se c’è vento.
Occorrente per la gita in montagna
L’equipaggiamento estivo dello zaino deve comprendere una felpa pesante o un pile, un k-way o mantellina per la pioggia, calze spesse e maglietta di ricambio. Naturalmente non possono mancare gli scarponcini e la borraccia dell’acqua (almeno un litro a testa), oltre a qualche barretta energetica da sgranocchiare in salita. Personalmente sconsiglio i pantaloncini corti perché nel bosco si possono incontrare cespugli di ortiche, rami con piccole spine o insetti. A questo proposito, nello zaino mettete anche uno spray repellente per gli insetti, insieme ad una crema di soccorso per un eventuale dopo puntura.
La crema solare e un cappellino sono invece, fondamentali per proteggersi dal sole nei tratti esposti. Non dimentichiamo che l’intensità dei raggi solari aumenta con la quota.
Sulla via di discesa
Dopo il primo tratto sotto la cima, è possibile imboccare a sinistra il sentiero Tramontana, completando un giro ad anello che si ricongiunge al quadrivio nel bosco. Questa variante presenta qualche tratto di roccette a cui prestare attenzione in discesa, meglio evitare se il terreno è bagnato.
Un ultimo punto di attenzione per gli amici a quattro zampe: la quota e la vegetazione si prestano ad essere un buon habitat per la processionaria. Tenete gli occhi aperti ed eventualmente, informatevi su avvistamenti recenti di questo bruco pericolosissimo per la salute dei cani.
Scendendo verso la macchina, poco prima del parcheggio di Celle, è anche possibile fare merenda al Rifugio Rocca Sella a fianco della chiesa (ora purtroppo chiuso in attesa di essere assegnato ad un nuovo gestore).
Così potrete godere ancora un poco dell’incantevole paesaggio. Proprio qui, se vi spostate in un angolo aperto per guardare verso la vallata, scoprirete di trovarvi sul versante opposto alla Sacra di San Michele.
La Sacra è affacciata davanti a voi alla stessa quota in tutta la sua maestosità e bellezza.
La leggenda racconta che l’eremita Vincenzo avesse intenzione di costruire una chiesa dedicata a San Michele sul Monte Caprasio, ma ogni notte scomparivano i materiali per la costruzione. Per verificare cosa stesse succedendo, l’eremita decise di vegliare. Scoprì che i materiali da costruzione venivano spostati dagli angeli sul monte Pirchiriano che si trova di fronte. L’eremita interpretò l’accaduto come un segno divino e decise allora che la chiesa dovesse sorgere in quel luogo dove oggi ammiriamo la Sacra di San Michele.
Qualche avvertenza
Infine, vorrei ricordare che la montagna è pur sempre un ambiente naturale al quale dobbiamo avvicinarci con rispetto, ma anche prudenza. Consultare le previsioni meteo e prestare attenzione lungo il sentiero – ai passaggi esposti, ai sassi, alle indicazioni del percorso – sono i primi accorgimenti per evitare spiacevoli disavventure.
Sarà quindi buona abitudine che i bambini stiano in mezzo per seguire il cammino dell’adulto che li guida, mentre un altro adulto chiuderà la fila accertandosi che il gruppo proceda unito per tutto il percorso. Non si spazientiscano però, i camminatori allenati. Il passo giusto al quale sincronizzarsi è quello del più lento: agli uni darà modo di concentrarsi sul paesaggio e agli altri di non affaticarsi oltre misura.
Buona passeggiata!
Difficoltà: E (Escursionisti)
Tempo di salita: 2 ore
Località di partenza: Celle 991 m.
Località di arrivo: Rocca Sella, Monte Caprasio 1508 m.
Dislivello: 517 m.