Nel mese dell’orgoglio lgbt+, dopo aver riflettuto a lungo sulle possibili conseguenze, con orgoglio ho deciso di raccontarvi la storia di Enrico e delle sue 2 mamme.
A causa della mia riservatezza e discrezione, ho l’abitudine di fare sempre poche domande e me ne aspetto altrettanto poche. Cerco di non essere invadente e di misurare parole e azioni.
Così ho aspettato a lungo prima di chiedere ad Enrico quale fosse la sua storia. Con lui c’è stata subito empatia, forse ho riconosciuto un po’ di sofferenza o forse l’ho solo trovato un bravo ragazzo.
Ebbene Enrico ha 21 anni e sta cercando di trovare la sua strada professionale. Ha due mamme e un nuovo cognome.
Il desiderio di maternità e l’orgoglio lgbt+
Enrico inizia a frequentare Franca quando ha soli 4 anni. All’inizio, grazie all’intervento dei servizi sociali, va a casa sua solo dopo l’asilo. Ogni sera torna dalla sua mamma naturale, ma i problemi continuano ad esserci e sempre più evidenti. Poi Franca diventa un vero e proprio punto di riferimento nella sua vita. Un giorno l’affidamento di Enrico a Franca diventa ufficiale e ha tutte le caratteristiche volute dalla legge.
Enrico cresce in una famiglia amorevole in cui trova una mamma che soddisfa il suo desiderio di maternità e una nonna. Come tutti i bambini chiede anche un fratello. Diventa un uomo e si accorge con naturalezza che la sua mamma affidataria è diventata speciale. Prima di lei, Enrico si rende conto che Franca si era innamorata.
Si era innamorata di Chiara.
Ora Enrico ha due mamme e un nuovo cognome
Chiara sa bene che Franca è la mamma affidataria di Enrico e sa che dovrà farsi accettare anche da lui. Quando c’è amore tutto funziona ed Enrico inizia a chiedere a Franca di poter avere il suo cognome e di ufficializzare l’unione con Chiara.
Lo scorso 15 aprile Enrico ha ottenuto il cognome di Franca. Era agitato e preoccupato, ma felice. È il figlio di Franca a tutti gli effetti. D’altronde lui ha sempre avuto una mamma e una nonna che lo hanno aiutato a percorrere la strada della vita.
Da quando può contare anche su Chiara, conta su un piccolo gruppo di donne meravigliose che lo hanno accolto con tutto l’amore che avevano dentro.
Questo è un esempio di orgoglio lgbt+? Io non lo so perché non conosco a fondo le dinamiche e i pensieri della comunità lgbt+ così con profondo rispetto, dico solo che per me è una storia di semplice umanità.