Premio Emanuela Loi dato a donne coraggiose

Il Premio Emanuela Loi è stato consegnato lo scorso 27 ottobre 2018 a Palermo a 16 donne. Il riconoscimento, il cui nome esteso è Premio Coraggio Emanuela Loi intende sottolineare ed evidenziare il coraggio mostrato dalle donne in ambiti diversi tra loro. D’altronde non poteva essere usato un nome più azzeccato.

Emanuela Loi è stata la prima donna ad essere uccisa in un attentato mafioso in quanto membro della scorta di un giudice antimafia. L’agente della Polizia di Stato, 24enne di origini sarde, ha accettato con coraggio la missione che le era stata affidata: proteggere la vita del giudice Paolo Borsellino e nello svolgimento del suo lavoro ha trovato la morte insieme ai suoi colleghi e al magistrato. Un lavoro che le è costato caro. Un coraggio che, come spesso accade, è stato dimenticato.

La perdita di memoria, se così vogliamo definirla, è stata manifestata soprattutto dalle testate giornalistiche nazionali che hanno dato poco risalto alla notizia del Premio Emanuela Loi, ideato e voluto dalla Presidente del Pool Antiviolenza e per la legalità, Angela Mattarella Fundarò, che ha riconosciuto la violenza di cui è stata vittima la giovane poliziotta. La Stampa, Il Fatto Quotidiano e il Corriere della Sera, giusto per citarne alcuni, hanno fatto passare sotto silenzio l’iniziativa.

Noi non vogliamo smettere di parlare delle diverse forme di violenza. Non vogliamo girarci dall’altra parte fingendo che ci basti parlare di questo tema solo il 25 novembre. Non vogliamo dimenticare alcuna vittima in nessun giorno dell’anno.

Per queste ragioni ringraziamo le riviste, per lo più siciliane e telematiche, che hanno raccontato l’assegnazione del Premio Emanuela Loi.

Così ricordiamo le 16 donne premiate per il loro coraggio, messo in pratica nei fatti in ambiti diversi in tempi anche lontani dai nostri giorni. Sono state premiate:

Claudia Loi, sorella di Emanuela;

Lucia Annibali, avvocato e aggredita da due uomini mandati dall’ex fidanzato;

Franca Viola, la prima donna a rifiutare un matrimonio riparatore;

Elvira Terranova, giornalista AdnKronos Sicilia che ha contribuito al salvataggio di numerosi profughi;

Carolina Bocca, combatte la piaga della droga attraverso l’associazione Pesciolino Rosso;

Chiara Frazzetto, vittima del racket;

Magda Scalisi, minacciata e intimidita ripetutamente da criminali;

Lidia vivoli, scampata a un omicidio;

Linda Di Dio, per le sue pellicole etiche;

Maria Grazia Mazzola, per le sue inchieste sulla criminalità organizzata;

Rita Barbera, per le attività rieducative rivolte ai detenuti;

Carla Valenti, Dirigente del Commissariato di Mondello;

Elga Piccione e Luigia Capriglione, Nucleo volanti Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico Questura di Palermo;

Luana Amato, Agente Ufficio Scorte;

Virginia Coni, Tenente dei Carabinieri dell’Arma di Marsala.

Grazie per l’esempio che avete dato e date ogni giorno. Siete d’ispirazione.

Per vedere la premiazione visitate il sito https://video.repubblica.it/edizione/palermo/palermo-a-16-donne-il-premio-emanuela-loi/318116/318744

Foto tratta da www.palermotoday.it

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

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