Come scegliere un giocattolo?

Quando dobbiamo acquistare un giocattolo finiamo per perderci tra gli scaffali di un negozio, reale o virtuale che sia. Meglio una bambola o un pupazzo parlante? Un puzzle o una palla? Il pongo o le macchinine?

Per capire come scegliere il giocattolo più adatto ad un determinato bambino dobbiamo addentrarci nel mondo dei giocattoli, pieno di fantasia, creatività e tanto marketing!

Ecco alcune domande (e risposte) che potranno guidarti nella scelta del giocattolo.

  1. Di quale materiale è fatto?

Hai notato che i giocattoli sono costruiti con materiali molto diversi? Ci sono quelli di plastica, legno, alluminio, cartone, ecc.

La scelta del materiale è importante, soprattutto quando si tratta di bimbi piccoli che hanno bisogno di stimolare la percezione sensoriale tramite il gioco. Un materiale colorato, liscio e freddo, come la plastica, stimola la vista, ma offre poche sensazioni tattili e olfattive.

Mentre la carta, che può avere diverse textures, può stimolare non solo la percezione tattile, ma anche quella uditiva (fa rumore quando viene accartocciata).

I bambini piccoli adorano la carta regalo, spesso la preferiscono al giocattolo stesso, proprio perché possono osservare i diversi materiali (carta, coccarda, nastri..) e anche compiere delle azioni. Scoprono che non riescono a strappare la stoffa, possono infilare le dita nella coccarda oppure strappare o accartocciare la carta. Ascoltano il rumore del cartone che si rompe, notando che è diverso da altri suoni. È davvero divertente!

  1. A cosa serve?

Ogni giocattolo è stato progettato per una specifica funzione, ad esempio una macchinina per farla correre, un puzzle per essere composto, i blocchi per essere impilati, il pongo per essere manipolato ecc.

Più il giocattolo è strutturato per uno scopo preciso e più sarà difficile usarlo per altre funzioni. Gli oggetti meno strutturati, come il pongo o un semplice foglio di carta, permettono di stimolare maggiormente la creatività e la fantasia. Gli oggetti di recupero come rotoli di carta, bottiglie, scatole di cartone e tappi, possono diventare degli ottimi giocattoli fai da te!

Non dobbiamo dimenticare che sono molto importanti i giocattoli che incentivano il movimento, anche a casa, perché i bambini hanno tanto bisogno di muoversi e dare sfogo alla loro interminabile energia.

  1. Per quale età è adatto?

Sulle confezioni dei giocattoli viene solitamente riportata un’età minima, spesso indicativa più che altro per una questione di sicurezza. La dicitura “non adatto ai bambini di età inferiore a 36 mesi” permette di identificare i giocattoli composti da piccole parti che potrebbero essere accidentalmente ingerite. È sempre bene accertarsi che sia presente la conformità alle norme europee tramite la dicitura CE: le norme europee sono tra le più rigorose al mondo.

Il Ministero della Salute ha pubblicato una guida molto utile per conoscere le tipologie di giochi consigliati per ogni fascia d’età. Oltre ai giocattoli raccomandati è presente una breve e interessante spiegazione del funzionamento e dello sviluppo del bambino.

  1. Quali valori trasmette?

Ogni giocattolo trasmette dei valori culturali in modo più o meno esplicito. Riflette i cambiamenti sociali, come ad esempio la considerazione del ruolo femminile e maschile, la multietnicità e l’inclusione delle diversità.

La Barbie del passato era più che altro una modella. Quella di oggi è anche imprenditrice, astronauta, pilota o medico. “You can be anything” è lo slogan della Mattel che incita a essere quello che vuoi.

barbie 1

La diversità viene rappresentata sia nelle varie forme che il corpo può assumere, uscendo dal vecchio modello di corpo standard, che nell’inclusione della disabilità e delle etnie. Oggi troviamo in commercio la Barbie alta, bassa, curvy, con diversi colori della pelle, con una protesi o in sedia a rotelle.

barbie 2

  1. Quanto sei influenzato dal marketing?

Dietro ogni giocattolo c’è un approfondito studio di marketing per capire come influenzare le tue scelte e quelle dei bambini. Per fare un acquisto consapevole è bene cercare di capire quali sono gli elementi pubblicitari che ci influenzano. Proviamo ad analizzare questo spot delle LOL surprise, le bamboline che stanno spopolando da qualche anno.

Quali particolari catturano la tua attenzione? Quali dettagli, secondo te, invogliano all’acquisto?

In questa pubblicità il messaggio musicale “L.O.L. surprise” è presente diverse volte, in modo che i bambini possano canticchiare e ricordare facilmente il nome del brand. Spesso nei video pubblicitari è presente un vero e proprio Jingle molto facile da memorizzare, ad esempio “Cicciobello, cicciobello voglio te” oppure “Con Crystalball ci puoi giocare”.

Lo scenario nel video scorre velocemente e mira a stupire “LOL che diventano fluorescenti, che cambiano colore”, rappresentando un mondo fantastico nel quale tutto può succedere. La durata dello spot è breve, ma in soli 30 secondi c’è una tempesta di colori, immagini e glitter. Punta alla sfera emotiva, alla sorpresa di scoprire quale LOL è racchiusa nella sfera, ma anche al desiderio di possesso e collezionismo (“completa la collezione”, “è ultra raro”).

I messaggi sono brevi per permettere una fruizione intensa in un tempo ridotto senza lasciare troppo spazio alla riflessione. Nel video sono presenti delle ragazzine con le quali ci si può identificare, per come parlano e si muovono, per ciò che indossano e per ciò che sognano. Lo spot è volutamente diviso in due parti, una per le LOL femmine e una per i LOL maschi, una novità in casa LOL. La presentazione dei LOL maschi è più generica, non sembra essere rivolta esplicitamente a maschi o femmine, probabilmente perché vogliono sperimentare l’inserimento di questo nuovo prodotto senza rischiare di avere un target troppo specifico.

  1. Per chi è il giocattolo?

Ho lasciato volutamente per ultima questa domanda non per importanza, ma al contrario per darle maggiore evidenza. Per scegliere un giocattolo dobbiamo conoscere il bambino che lo riceverà, rispettando le sue preferenze. È solo conoscendolo e giocando insieme a lui, che possiamo sapere quali sono i suoi gusti e le sue abilità, proponendo quindi un giocattolo che possa piacergli e possa stimolare le sue competenze.

Un giocattolo non è solo un giocattolo. É un oggetto che accompagna la crescita del bambino, stimola la sua curiosità e gli permette di conoscere il mondo. Non è necessario che siano costosi o molto complessi. Bastano oggetti semplici, anche materiali di recupero, che stuzzichino la naturale fantasia.

Spesso siamo noi adulti a definire un giocattolo come tale, ma per un bambino non c’è una distinzione tra giocattolo e non giocattolo. Tutto è utile per scoprire il mondo in cui vive!

 

Ringraziamo per questa riflessione la Dott.ssa Valentina Ortu,

psicologa, che si occupa di sostegno alla genitorialità e di formazione su tematiche psico-educative per genitori, educatori e insegnanti.

Seguitela su https://www.facebook.com/groups/educationaltipsita/

 

 

Redazione

Redazione

Torna in alto