Da oltre oceano arriva un’iniziativa interessante che ha visto coinvolti il Centro 826 Valencia di San Francisco (USA) e Google nella facilitazione del rapporto tra la scrittura e i ragazzi.
Spesso la bestia nera degli studenti è la matematica, ma in pochi riflettono sul fatto che dietro un concetto, apparentemente logico-matematico, c’è in ballo una questione lessicale. Così vengono proposte a valanga attività di avvicinamento dei bambini alle materie scientifiche e raramente si pensa a facilitare l’alfabetizzazione, la comprensione del testo e la scrittura in modo da rendere queste ultime utili a 360 gradi e magari anche divertenti.
Attraverso la creatività e l’immaginazione, lo staff dell’associazione Centro 826 Valencia e un team di dipendenti di Google hanno trasformato le storie create dai bambini delle classi seconda e terza delle scuole elementari della città, in nuovi mondi nei quali si sono immersi grazie alla realtà virtuale.
I piccoli studenti hanno scritto la storia di un pianeta governato dall’amore. Un artista locale ha illustrato il mondo che i bambini hanno descritto. Infine, Google Cardboard, uno strumento per la realtà virtuale che si avvale solo di uno smartphone gli ha permesso di visitare il mondo che loro stessi avevano creato.
Un lavoro articolato e concertato dagli insegnanti e dall’associazione solo perché credono fortemente nel potere della scrittura. La storia scritta è stata tradotta prima in immagini e poi ambientata virtualmente. I bambini hanno voluto case di mashmallow, camion di tacos, famiglie unite, tanto affetto e gentilezza che avvolge tutti e nessun problema di salute o causa di tristezza. Una volta immersi nel loro mondo, hanno tentato di toccare ciò che avevano creato.
Per vedere cosa è stato realizzato https://www.google.it/intl/it_it/about/stories/826-valencia-uses-virtual-reality-tilt-brush-to-bring-ideas-to-life/