Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto a Vialfrè (TO), si terrà il Campo Nazionale Scout, a cui parteciperanno migliaia di ragazzi che arriveranno da tutta Italia e saranno impegnati in diverse attività organizzate dai capi scout e da altri adulti in servizio. Tra loro ci sarà anche la mia amica e collega Scout Senior, Adriana, che si occuperà di fare animazione, una sua grande passione, di cui mi ha parlato sin da quando ci siamo conosciute. Così mi ha chiesto se, dato che faccio lavori con il legno, avessi potuto costruirle un Kamishibai, ma dal mio sguardo perplesso ha capito che non sapevo di cosa stesse parlando.
Quindi mi sono documentata su internet ed ho scoperto che il Kamishibai è uno “spettacolo teatrale di carta” ossia una forma di narrazione diffusasi in Giappone del XII secolo e usata per narrare delle storie con insegnamenti morali.
Il “teatrino” dentro cui si fanno scorrere i fogli di carta con le illustrazioni della storia è in legno con due ante che si aprono orizzontalmente e una verticalmente come un vero e proprio teatro in miniatura.
Per la costruzione del Kamishibai commissionato mi sono servita di pezzi di compensato per le parti frontali, mentre il retro, la base e la parte superiore sono costituite da due assi di legno.
Ho tagliato la parte frontale che rappresenta le tre ante con il traforo e le ho poi fissate con delle piccole cerniere, due per ogni anta. Al pannello frontale che ho poi tagliato sagomandolo con la forma di un tendone da palcoscenico, ho disegnato alcuni tratti che ho poi messo in evidenza con il pirografo.
La base e la parte superiore le ho poi fissate al retro e alla parte frontale incollandole con il vinavil.
Una volta assemblati tutti i pezzi, questi sono stati scuriti con un po’ di rolla in polvere diluita in acqua che permette di tingere il legno mantenendo visibili le sue venature, anzi facendole risaltare.
A questo punto ho dovuto pensare al trasporto del teatrino creandogli una maniglia ad hoc.
Un cilindretto di legno faceva al caso mio, ho praticato due fori con il trapano alle estremità e ho fatto altrettanto sulla parte superiore del Kamishibai, inserendo un cordino e facendo poi dei nodini per fissarlo.
Alla fine ho carteggiato tutto con una carta vetro a grana fine per rendere tutto liscio e ho dato una mano di flatting dappertutto. Una volta asciutto ho carteggiato nuovamente tutto per renderlo liscio al tatto.
Ecco il mio Kamishibai per la mia amica Adriana pronto a partire per la sua prima avventura, il Campo Nazionale Scout dell’estate 2018.