Falsi miti sull allattamento – sfatiamoli!

Una mamma che allatta o che ha allattato sa bene quante difficoltà si possono trovare nel compiere questo naturale gesto. Arrivano tanti consigli non richiesti, sono numerosi i dubbi sull’accudimento del neonato e si presentano molti cambiamenti nella routine della vita in coppia. E, come se non bastasse, arrivano anche i falsi miti sull’allattamento.

Informazioni sbagliate, credenze diffuse senza nessuna base scientifica e regole inventante a caso mettono in crisi la mamma che cerca di capire quali sono le indicazioni giuste da seguire per un allattamento ben riuscito.

I falsi miti sull’allattamento sono tanti, e ne ho la conferma come conduttrice di Luna di Latte, gruppo di sostegno all’allattamento al seno che frequento da quasi 11 anni, 8 de quali come mamma alla pari.

Ci arriva di tutto: dai dubbi legittimi alle domande più inverosimili. Tanto da spingere l’altra conduttrice e mamma alla pari, Teresa Missanelli, a crearne una lista. I falsi miti sull’allattamento sono arrivati a 43, tra false verità e famose leggende urbane.

Partendo del testo “Il sostegno dell’allattamento al seno: fisiologia e falsi miti” del pediatra Sergio Conti Nibali e aggiungendo l’esperienza nel sostegno alle mamme, Teresa ha elencato tutti i miti di cui abbiamo sentito parlare. In questo articolo, parlerò di quelli più noti, indicandovi la strada per sfatarli tutti quanti.

Si può allattare con il Coronavirus? La risposta è sì!

L’emergenza Coronavirus ha portato il dubbio sull’allattamento durante questa e altre infezioni respiratorie. La Leche League International ha pubblicato un comunicato stampa per incoraggiare le mamme a continuare ad allattare, in quanto il latte materno aiuta a fornire protezione immunologica ai bambini allattati.

Falsi miti sull’allattamento vs. variabili dell’allattamento

Per prima cosa, è necessario saper distinguere tra una situazione che si può presentare diversa a seconda del bambino e i veri e propri falsi miti sull’allattamento.Falsi miti sull'allattamento 3

Prendiamo come esempio la durata delle poppate, parlando soprattutto dei neonati. Ci sono bambini che si attaccano, succhiano vigorosamente per cinque minuti e poi si addormentano. Invece, altri hanno bisogno di più tempo per mangiare, anche 10 o 15 minuti, arrivando a pichi di mezz’ora. In questo caso non c’è giusto o sbagliato: ogni bebè ha il diritto di prendersi il tempo di cui ha bisogno per nutrirsi, e le mamme invece, si nutrono di santa pazienza. Questa costatazione sfata uno dei principali miti sull’allattamento: non è vero che la poppata deve durare da 5 a 10 minuti.

 

Nemmeno è vero che tra una poppata e l’altra gli intervalli debbano avere una durata precisa: ne abbiamo già scritto qui.

Se invece qualcuno ti dice che se il tuo seno è piccolo avrai sempre poco latte, l’unica soluzione è sorridere e ringraziare del prezioso contributo, senza il quale non avresti mai capito perché tutte le mamme con il seno piccolo non allattano e quelle con il seno grande hanno latte per il loro bambino e per tutto il vicinato.

Vero? NO, FALSO! Le dimensioni e la forma del seno non c’entrano proprio niente con la quantità di latte prodotta. Importante è che i lattociti, stimolati dalla prolattina, producano il latte, che attraverso il dotto galattoforo arriva al capezzolo. E qui sfatiamo un mito famoso: l’allattamento dipende dalle dimensioni del seno.

Tra i falsi miti sull’allattamento in punta alla classifica compare l’utilizzo di farmaci. Molte mamme ci cercano per sapere se possono continuare ad allattare quando assumono un determinato farmaco, perché la maggior parte delle volte viene detto loro di smettere. La verità è che esistono molti farmaci sicuri per il periodo dell’allattamento.

Per qualsiasi dubbio, dovete contattare il Centro Antiveleni di Bergamo al numero verde 800.883.300: è un servizio gratuito di informazioni sull’assunzione di farmaci in gravidanza e allattamento.

L’alimentazione della mamma che allatta

Esistono diversi falsi miti su questo argomento. Abbiamo già scritto che durante l’allattamento si può mangiare di tutto, senza paura di trasmettere allergie al neonato o di dare un gusto cattivo al latte. Ma arriva una zia anziana e dice che, al suo tempo, per avere il latte era necessario bere latte e aumentare i il consumo di latticini.

Questo è un falso mito: tutto quello che la mamma mangia viene sintetizzato dai lattociti.

L’importante è avere una dieta equilibrata e variata, indicazione valida, tra l’altro, per una vita sana.

Ancora sull’alimentazione della mamma, in molte ci chiedono: la birra aiuta a produrre latte? Assolutamente no!

Oltre ad essere un falso mito, questa credenza può essere anche dannosa: l’alcol passa con molta facilità nel latte, e di conseguenza viene ingerito anche dal neonato. Tutti gli alcolici vanno evitati sia in gravidanza che in allattamento. A questo proposito, vi consiglio di leggere questo articolo di La Leche League Italia.

Allattamento e gravidanza

Non si può allattare durante la gravidanza perché aumentano le contrazioni uterine: un altro falso mito.

Ci capita sempre più spesso di vedere mamme incinta che allattano. Secondo il pediatra Sergio Conti Nibali: “Una recente revisione della letteratura in materia ha dimostrato che allattare in gravidanza non produce un aumento del rischio di aborto.

In un Paese industrializzato come l’Italia, nel quale le donne gravide sono generalmente sane e ben nutrite, non vi è un aumento del rischio di ritardo di crescita intrauterino (IUGR), né di malnutrizione materna.

Infine, non è documentato che la suzione al seno collegata all’allattamento possa determinare un parto pre-termine per attivazione delle contrazioni uterine”.

Devo smettere di allattare per rimanere incinta? A questa domanda c’è la risposta nel paragrafo precedente: se molte mamme allattano mentre sono incinta, vuol dire che non hanno mai smesso.

La possibilità di rimare incinta durante l’allattamento è ridotta soltanto se contemporaneamente si verificano queste tre situazioni:

  • le mestruazioni non sono tornate,
  • il bebè è allattato esclusivamente al seno (senza aggiunta di latte formulato) e non ci sono lunghi intervalli tra una poppata e l’altra,
  • il bebè ha meno di sei mesi.

 

Falsi miti sull'allattamento 2Con questa combinazione si presenta l’amenorrea da lattazione: la possibilità di rimanere incinta è di 1% a 2%. Quando inizia l’alimentazione complementare e le poppate cominciano a diradarsi, in qualsiasi momento la mamma può diventare di nuovo fertile. Di conseguenza sarà pronta per una nuova gravidanza.

A me è capitato: sono rimasta incinta della seconda figlia mentre allattavo ancora la prima! E ho continuato ad allattare fino al sesto mese di gravidanza, senza nessun problema.

 

Bambini furbetti cercasi! Usano il seno come ciuccio

La lista è ancora lunga, ma voglio finire con questa frase che sento spesso e per cui ho una risposta pronta. “Ma hai appena allattato! Il tuo bambino non ha fame, sta solo usando il tuo seno come ciuccio.” Sì certo, perché appena nato il bebè ha guardato il catalogo di un negozio per bambini e ha visto questo meraviglioso aggeggio fatto di gomma, quindi ha pensato, “userò mia mamma come ciuccio!”.

Da un certo punto di vista avete anche ragione: il seno della mamma, per il suo piccolo, non è solo cibo: è conforto, sicurezza, accudimento.

È una garanzia di aver vicino l’unica persona di cui ti fidi: non perché le altre non sono affidabili, ma perché non le conosci ancora. 

Se queste motivazioni non bastano, facciamo un ragionamento analogo: se a te viene presentato Brad Pitt e un vibratore, quale dei due scegli?

Filtrare i consigli e usare il buon senso

Come nel caso delle bufale e delle fake news, il modo migliore per sfatare i falsi miti sull’allattamento è cercare fonti degne di fiducia e basate su studi seri ed evidenze scientifiche. Cito sempre La Leche League perché è una garanzia, essendo una associazione di volontariato mondiale specializzata nell’argomento, che ha diverse pubblicazioni con basi scientifiche tra libri, riviste, video e documenti informativi.

Dubitate invece, degli assolutismi e dei consigli che non vi rassicurano o che vi sembrano andare contro natura. E se volete farvi due risate, seguite la consulente professionale IBCLC Antonella Sagone su Facebook perché un po’ di umorismo aiuta ad alleggerire la fatica di questa fantastica missione chiamata “Mamma”.

Marcia Braghiroli

Marcia Braghiroli

Marcia Braghiroli, 48 anni, giornalista. Ho conseguito la laurea in Scienze della comunicazione in Brasile. Sono anche mamma, consulente alla pari per l’allattamento e catechista. Ho sempre scritto con passione: imparare a farlo in italiano è stata la mia grande sfida, ma anche una bella soddisfazione.

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