Insonnia, un disturbo diffuso anche tra i giovani soprattutto ai tempi del Covid

L’ insonnia è il principale disturbo del sonno. La quantità di ore in cui si dorme potrebbe non bastare, così come la qualità del riposo notturno potrebbe non essere soddisfacente. E questo cosa provoca?

Le conseguenze si ripercuotono sullo svolgimento della vita stessa: al lavoro, nello studio e nelle relazioni personali. Si diventa irritabili, non ci si concentra in maniera adeguata e non si hanno abbastanza energie per affrontare l’intera giornata. E in tempo di pandemia?

Diversi studi rilevano che l’insonnia è divenuto uno dei disturbi collaterali per coloro che si sono ammalati di Covid. Più in generale, a causa dell’isolamento forzato imposto dall’esigenza di respingere la diffusione dell’epidemia, questo disturbo è insorto anche in chi non si è ammalato.

Così abbiamo chiesto al Dottor Alberto Magnetti, medico chirurgo e medico omeopatico, nonché Direttore dell’Istituto Omiopatico Italiano 1883, di rispondere ad alcune domande su questo argomento.

In questo periodo molti di noi, anche bambini e ragazzi, soffrono di disturbi del sonno, come possiamo aiutarli?

L’emergenza Covid-19 in questi mesi ha imposto un perenne distanziamento e unareclusione” che hanno colpito soprattutto i giovani e gli anziani, le fasce estreme e più a rischio della nostra società. Parlo dello “stress da covid” in un post sul mio blog.

I giovani e gli anziani hanno un estremo bisogno di contatto fisico, di aggregazione, di trovarsi in mezzo agli altri. Spesso l’insonnia può essere la risposta a questo stato innaturale del giovane.

Nei soggetti giovani è sconsigliato l’uso degli ipnoinducenti (i sonniferi) per i loro effetti indesiderati e per la dipendenza che tutte le benzodiazepine (la classe farmacologica) inducono. Molto più indicata una terapia omeopatica che, attraverso la personalizzazione della terapia, prescrive il farmaco giusto al momento giusto per quella specifica persona e in quel determinato momento della sua vita. Una terapia specifica e mirata tende a riequilibrare il soggetto in tutta la sua persona.

Nella farmacopea omeopatica ci sono ben 446 farmaci contro l’insonnia. La scelta del farmaco più indicato avviene moralizzando il sintomo e valutando le caratteristiche costituzionali, caratteriali e generali del paziente. Nel caso di una insonnia per ansietà da stress i farmaci si riducono a 64, tra cui spiccano rimedi come ARSENICUM ALBUM e COCCULUS INDICUS.

Il sonno ritorna in modo naturale senza forzare chimicamente l’organismo.

Ma l’insonnia è sempre e solo sintomo di stress, a prescindere dalla sua origine?

L’insonnia può dipendere da diversi fattori, endogeni o esogeni (interni o esterni al corpo). Lo stress principalmente, l’alimentazione, il consumo di sostanze come alcol e caffeina, l’uso di alcuni farmaci e la presenza di patologie tiroidee, gastriche o neurologiche.

Quando è il caso di approfondire le ragioni da cui sorge l’insonnia ed eventualmente fare esami specifici o rivolgersi a terapisti del sonno o a psicoterapeuti?

Nel caso in cui il giovane non dovesse rispondere ad una terapia naturale o, pur cessando le cause, dovesse persistere l’insonnia, può aver senso rivolgersi ad un centro specializzato nell’insonnia e\o ad uno psicoterapeuta. Per indagare eventuali altre origini (abusi di alcool, eccitanti o patologie come asma, insufficienza cardiaca, ipertiroidismo, reflusso gastroesofageo, allergie alimentari, patologie neurologiche motorie e degenerative).

 

 

 

Luciana Spina

Luciana Spina

Luciana Spina, tante cose, ma qui soltanto blogger. Adoro osservare la realtà. Lo spirito critico e la concretezza sono, nel bene e nel male, le mie caratteristiche.

Torna in alto